mercoledì 11 febbraio 2009

DA SAIGON A HANOI

Bangkok, 11/02/2009, 23.51, di Federico Ucci














Siamo tornati oggi da Hanoi al campo base, Bangkok, dopo un volo che in meno di 2 ore ha riavvolto la pellicola che avevamo girato per oltre un mese.

Questo Vietnam ci ha veramente stupiti, per la sua diversita', cultura e soprattutto voglia di emergere. E' forse questa la caratteristica che piu di ogni altra contraddistingue il paese che nel 2007 ha messo a segno la piu' forte crescita economica dopo la Cina, da paesi prigionieri della loro poverta', come il Laos e la Cambogia.

La reattivita' del Vietnam appare evidente sin dall'arrivo a Saigon. Lasciata la sonnolenta capitale cambogiana, Phnom Phen, una volta giunti nell'ex capitale del Vietnam del Sud siamo stati investiti da un'onda di vitalita': migliaia di moto scorrazzano strombazzando da ogni parte in un caos inverosimile. E' qui che veniamo in contatto con quella che personalmente reputo la piu' piacevole scoperta: la cucina vietnamita! La strada non e' piu solo luogo di spaccio di alimenti, ma diventa vera e propria occasione di incontro e di convivio, un po' come a Napoli. La migliore invenzione e' il Pho', un brodo di ossa di manzo che bolle per ore e ore ad ogni angolo delle strade ed in cui a richiesta le cuoche vietnamite immergono noodles, verdure e carne. Ottima, sana, leggera, (beh, se devo trovarle un difetto, non e' che riempia moltissimo...), i vietnamiti la consumano ad ogni ora, anche a colazione e cosi abbiamo abbracciato questa gustosa usanza.

Lasciamo Saigon per Nha Trang, una nota localita' balneare che raggiungiamo con il treno piu lussuoso che io abbia mai potuto immaginare: pareti in legno, televisore al plasma, bagni immacolati. Davvero non mi sento in un paese in via di sviluppo...altro che l'espresso Lecce-Torino!!
Alle spiagge di Nha Trang segue la pittoresca cittadina di Hoi An, un gioiellino dichiarato patrimonio dell'umanita'.Il porto sul fiume conserva la sua autenticita', cosi come il piatto tradizionale del paese:il Cao Lao, noodles all'uovo arricchiti con carne, cotenna di maiale fritta, uova di quaglia, spezie, una delizia!(questa non proprio leggera...)
Nelle viuzze le migliori sarte vietnamite mettono a disposizione dei clienti la loro maestria riproducendo a prezzi stracciati ogni abito a richiesta. Ne approfittiamo per rifornirci di splendide camicie su misura, vestiti, cappotti...siamo stracarichi.

Alla magia di Hoi An segue l'austerita' classica di Hue', antica capitale, sede dell'unica cittadella imperiale del paese. A causa della sua posizione centrale, e quindi della sua vicinanza con il fronte nella guerra con gli USA, Hue' e' stata bombardata piu' di ogni altra zona nel paese e la gran parte della cittadella e' andata quasi distrutta. Cio' non le toglie un fascino incredibile: passeggiando tra le rovine, le bandiere che sventolano orgogliose ovunque e la foto dello Zio Ho CHi Mihn che troneggia all'ingresso della cittadella ci fanno capire quanto il Vietnam avesse desiderato la liberta'.

L'ultima tappa in Vietnam e' un po' la ciliegina sulla torta: un giorno ed una notte a bordo di una imbarcazione vietnamita di quasi 30mt tutta per noi, con tre ponti, sette cabine, 4 membri di equipaggio (per 3 passeggeri!!!). Navighiamo alla volta della Baia di Halong, un altro sito censito dall'Unesco, che ha davvero dell'incredibile. Si tratta di una formazione montuosa che a causa dell'erosione da parte dei fiumi e' stata invasa dalle acque del mar cinese. Nella pratica si naviga in mare nel bel mezzo di oltre 3000 cime montuose, ripidi picchi ricoperti da una minima vegetazione. Il peasaggio e' mozzafiato ed il silenzio rotto solo dal motore della barca.

Ultimo Pho nella rigogliosa capitale, Hanoi, si saluta il caro Christophe che dopodomani compie 30 anni e si decolla, con la certezza che questo paese ha ancora tantissimo da offrirci: ciao Vietnam, arrivederci!

P.S. dal disgusto che potete notare sulle nostre facce, chiaramente la foto sul treno e' stata scattata su un altro treno... dopo troppo lusso la nostra indole spendacciona ci ha spinto a viaggiare in terza classe insieme al nipote di Ho Chi Minh...

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