giovedì 31 dicembre 2009

BONAMANZI GAME PARK


Abbiamo affittato una Fiat Palio a Durban che ci ha condotto fino al nord del Kwazulu Natal, in una riserva naturale chiamata Bonamanzi Game Park. Siamo qui per il matrimonio del mio amico Ben, che si sposa con Shannon, una Sud Africana trapiantata in Inghilterra.

Appena varcato il cancello entriamo nella riserva, in un'atmosfera un po' Jurassik Park, e per non deluderci appaiono subito alcuni degli animali che vivono in liberta' ed ormai abituati alla presenza dei turisti ospiti nella riserva: Antilopi (in varie specie), Gnu, ed altri della specie dei "saltellanti".
All'interno del parco c'e' il luogo che ospitera' il matrimonio, con un ristorante e dei bungalow tipici africani in cui siamo alloggiati anche noi: i Lalapanzi!
La location e' davvero incredibile, animali da National Geografic si aggirano per i bungalow con impressionante tranquillita'. La riserva ospita anche scimmie e coccodrilli (che per fortuna restano nello stagno!)

Il matrimonio e' stato bellissimo, in uno scenario da favola, seguito da una festa degna dell'occasione, dove abbiamo potuto abbuffarci di piatti tipici locali e ballare con gli amici fino a tarda notte.

In questi giorni abbiamo anche potuto ammirare la fauna locale! Abbiamo fatto una crociera sul fiume di Santa Lucia, tra Coccocrilli, Ippopotami ed ogni sorta di uccello tra cui la maestosa Aquila pescatrice.
Di mattina prestissimo, ci siamo anche inoltrati nella riserva di Hluhluwe Umfolozi, dove siamo stati letteralmenti sopraffatti dalla bellezza degli animali presenti: Giraffe, Rinoceronti, Iene, Facoceri, Bufali! Un gruppo ancor piu' fortunato ha avvistato a pochi metri anche Elefanti e 2 Leoni!

Insomma ora siamo esperti zoologi! Domattina lasciamo la compagnia del marimonio per inoltrarci nel Drakensberg Meridionale, la regione montuosa che separa il Sud Africa dal Lesotho

JOHANNESBURG

Sta per finire il 2009 e mi trovo nel bel mezzo di uno dei nostri famigerati ed ormai consueti viaggiazzi. La meta: il Sud Africa!
Viaggero' con Costanza per la prima settimana del viaggio ed in seguito proseguiro' verso Citta' del Capo con alcuni amici inglesi.

Siamo arrivati a Johannesburg lunedi mattina prestissimo e credo proprio che questa citta' meriti un post. Mi sforzo di scrivere post corti, ma devo fare anche le veci di Tommy, purtroppo assente a sto giro, e mi sono munito di guida e storiografia del paese!

Il primo post va a Johannesburg, per visitare la quale abbiamo dovuto appoggiarci ad un tour organizzato, dopo essere stati fortemente sconsigliati ad inoltrarci da soli dall'ufficio del turismo dell'aeroporto. Qualche statistica: oltre 20.000 omicidi l'anno, 30.000 furti d'auto ed il record mondiale di stupri (circa uno al minuto!!!)

Inizio dicendo che non vedevo una citta' canonicamente brutta come Johannesburg dai tempi di Antofagasta (Cile). Pensavo che la citta' piu' importante del continente, che ben presto ospitera' le finali dei mondiali e che vedra' l'arrivo degli Airbus A380 nel suo aeroporto, fosse una metropoli sviluppata ed un po americanizzata. E bastato fare 10 km dall'aeroporto per capire che si tratta sempre e comunque di una citta' africana, dove le disparita' economiche sono portate all'estremo. I ricchi vivono in ville fuori citta' con una spaventosa sicurezza privata, sono in larga parte bianchi e non osano inoltrarsi nella metropoli. La citta' invece e' un accrocchio di ghetti che vanno dal povero al poverissimo, completamente neri, e pericolosissimi per chiunque.Il quartieri del centro, come Newtown ol il Central Business District sembrano il Bronx.
Il nostro tour ha attraversato tutti i quartieri del centro e non, dandoci il permesso di scendere solo pochi minuti e controllati a vista. Abbiamo perfino attraversato il famigerato quartiere di Hillbrow, off limits anche per i sudafricani, in mano a spacciatori ed immigrati illegali da Zaire e Nigeria: qui il 62% della popolazione ha subito almeno un'aggressione, e non stento a crederlo vedendo le vie di questo quartiere. Finiamo poi a SOWETO, la piu' grande "favela" del mondo (4mln di abitanti) dove Nelson Mandela ha vissuto parte della sua vita: impressionante per la sua poverta' ed estensione, non dissimile da una favela di San Paolo.

Devo dire che a fine tour siamo contenti di tornare all'aeroporto per partire alla volta di Durban, con una dose di paranoia in piu' ed anche l'idea che a JNB una volta nella vita e' piu' che sufficiente!

P.S. Foto piu tardi